lunedì 27 gennaio 2025

Venezia-Verona 1-1, un punto che serve a poco

(foto Facebook Venezia FC)
Finisce in pareggio (1-1) il derby veneto di fondo classifica tra Venezia e Verona. Un punto che serve di più agli ospiti che sono stati capaci di rimontare con grinta lo svantaggio iniziale, grazie a una ripresa trascorsa quasi per intero nella metà campo avversaria. Per i lagunari, la zona salvezza resta ancora distante e anche l'ennesimo scontro diretto casalingo è andato sprecato.
Di Francesco, alle prese con un'emergenza senza fine in difesa, getta subito nella mischia il neo acquisto Candè, propone Zerbin in fascia e capitan Pohjanpalo al centro dell'attacco, in quella che potrebbe essere la sua ultima gara in laguna, se dovesse cedere alla corte serrata del Palermo, pronto a fargli ponti d'oro.
Zanetti deve sopperire alle assenze degli squalificati Dawidowicz e Duda e a quella di Magnani anch'egli pronto al decollo verso la Sicilia rosanero. In difesa sceglie Daniliuc, rispolvera Belayane a centrocampo e preferisce ancora una volta Bradaric a capitan Lazovic.
E' del Verona la prima ghiotta occasione: al 10', dopo una serpentina, Serdar lascia partire una conclusione in diagonale, su cui Stankovic si oppone in tuffo con la consueta reattività. Il match non decolla ma poco prima della mezz'ora è il nuovo acquisto Zerbin a mandare in delirio la curva con la sua prima rete in maglia arancioneroverde. Prende palla a sinistra e serve Pohjanpalo che scarica di potenza. La conclusione del bomber finlandese viene rimpallata dalla difesa, trasformandosi in un perfetto assist per il laterale ex Napoli, che da due passi trafigge Montipò. Al 40' Zanetti perde Tengsted per infortunio e inserisce Kastanos.
Gli ospiti partono a testa bassa nella ripresa, mettono in affanno la difesa di casa ma rimediano solo corner in serie che non riescono a concretizzare. Al quarto d'ora arriva così l'ora di Mosquera per Bradaric, per potenziare l'assetto offensivo. Di Francesco risponde con Zampano per Ellerrtsson.
Al 22' ci prova ancora Serdar ma Stankovic fa buona guardia sulla bordata dal limite deviando di pugno in corner. Il Venezia non riesce più a uscire dalla propria area e la pressione dell'Hellas porta i frutti sperati al 32': Mosquera semina Candè e appoggia al centro per Sarr che in scivolata riesce a servire Tchatchoua che da due passi appoggia dolcemente nel sacco. Girandola di cambi nel finale che non cambia gli equilibri. Al 40' è il Venezia ad avere il match ball con Busio che calcia da centro ma Montipò si allunga e sventa la minaccia. A fine gara, Pohjapalo - sostituito nel finale - ha indossato nuovamente la fascia ed è andato sotto la curva, salutando i suoi supporter in quello che è apparso come un epilogo della sua esperienza gloriosa in laguna. (fonte: ANSA)

Il tabellino della partita: lunedì 27 gennaio
VENEZIA-VERONA 1-1 (1-0)
Marcatori: 30' Zerbin (Ve), 77' Tchatchoua (Vr).
Venezia: Stankovic; Idzes, Candé, Haps; Zerbin (87' Carboni), Doumbia (80' Bjarkason), Nicolussi Caviglia, Busio, Ellertsson (69' Zampano); Oristanio (80' Yeboah), Pohjanpalo (87' Gytkjaer). All.: Di Francesco.
Verona: Montipò, Daniliuc, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Serdar, Belahyane, Bradaric (62' Mosquera); Suslov (82' Lazovic); Tengstedt (85' Kastanos), Sarr (82' Livramento). All.: Zanetti.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo.
Ammoniti: Kastanos (Vr), Pohjanpalo (Ve).
Spettatori: 9.481 (di cui 5.649 abbonati).

sabato 18 febbraio 2023

Padova-Triestina, sfida fra nobili decadute

La sfida presentata sul profilo Facebook del Padova
Va in scena questo sabato uno dei derby più storici del Triveneto, quello fra Padova e Triestina, mai come quest'anno nobili decadute, discorso che vale soprattutto per i giuliani, ultimi in classifica, il cui viaggio verso la retrocessione in Serie D sembra quasi inevitabile.
Il 'derby di Rocco' potrebbe però diventare l'ennesima partita della svolta, con gli alabardati che saranno seguiti all'"Euganeo" da 161 inossidabili tifosi, non così pochi per una squadra in queste condizioni, se non fosse che anche da parte biancoscudata la risposta dei 'fan' è stata molto fredda. A venerdì non erano più di 200 i biglietti venduti. Una vera tristezza.
Dal punto di vista statistico, i numeri parlano contro la Triestina. Il Padova, infatti, arriva da tre scontri diretti vinti per 2-0, compreso ovviamente quello dell'andata.
I padroni di casa sono reduci dal pareggio in casa della Virtus Verona e non vincono da quattro giornate, un ruolino di marcia li ha fatti scivolare al di fuori della griglia playoff. La Triestina è invece reduce dalla vittoria esterna in casa dell'Albinoleffe, ma rimane ultima in solitario.

Le probabili formazioni:
PADOVA:
Donnarumma; Belli, Valentini, Delli Carri, Curcio; Cretella, Jelenic; Liguori, Vasic, Russini; Bortolussi. A disp.: Zanellati, Mangiaracina, Matei, Crivello, Zanchi, Dezi, Franchini, Redrezza, Piovanello, Cannavò, Ceravolo. All. Vincenzo Torrente.
TRIESTINA: Matosevic; Germano, Piacentini, Malomo, Rocchetti; Paganini, Celeghin, Lollo, Felici; Tavernelli; Mabogoku. A disp.: Mastrantonio, Pozzi, Pellacani, Sarzi Puttini, Ciofani, Ghislandi, Pezzella, Crimi, Tessiore, Minesso, Adorante. All. Augusto Gentilini.
Arbitro: Milone di Taurianova.

L'infografica proposta nella pagina de "Il Gazzettino" di Padova

sabato 4 febbraio 2023

Padova-Pordenone 1-1, alla fine applausi per tutti

Finisce in parità con il punteggio di 1-1 il 'derby triveneto' fra Padova e Pordenone, un match d'alta classifica che ha lasciato spazio anche a un discreto spettacolo, con i padovani che, soprattutto nel finale, hanno sfiorato la vittoria, frenati solo da uno spettacolare intervento di pugno sotto misura di Festa.
Per i biancoscudati si tratta del decimo punto dell'era Torrente.
Il primo squillo, nel primo tempo, è però di marca friulana, al 24': destro di Candellone dall’interno dell’area, Donnarumma si supera e con una grande parata respinge la sfera.
Il Pordenone passa alla mezzora con una grande azione di Benedetti, che sfonda sulla sinistra e crossa per l'inserimento di Torrasi, che ha la meglio su Zanchi e batte Donnarumma. Il Padova subisce il colpo per pochi minuti, poi si organizza e riprende a macinare gioco. Al 38' un capolavoro di Jelenic, che d'esterno imbecca Vasic, porta il centrocampista a bissare la rete dell'andata fissando così la parità.
La ripresa è ricca di occasioni da gol. Il Pordenone va vicinissimo al raddoppio al 53' sugli sviluppi di un calcio di punizione: la palla arriva a Dubickas, che da pochi passi coglie incredibilmente il palo a Donnarumma battuto.
Molte le emozioni nel recupero: prima Festa nega a Bortolussi (colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo) il primo gol in biancoscudato e quindi Burrai e Piscopo mancano il gol della vittoria.
La partita finisce comunque tra gli applausi di entrambe le tifoserie. Il Padova è sempre decimo in classifica a pari punti col Pro Vercelli e mercoledì andrà sul campo della seconda della classe, quella Feralpisalò sconfitta incredibilmente in casa dalla Virtus Verona.

Il tabellino della partita: domenica 29 gennaio
PADOVA-PORDENONE 1-1 (1-1)

Marcatori: 30' Torrasi (Pn), 38' Vasic (Pd).
Padova: Donnarumma, Belli, Valentini, Delli Carri, Zanchi, Vasic (77' Radrezza), Dezi, Jelenic (71' Cretella), Liguori, Bortolussi, Cannavò (71' De Marchi). All.: Torrente.
Pordenone: Festa, Zammarini, Bruscagin, Ajeti, Benedetti, Torrasi (60' Negro), Burrai, Giorico, Pinato (72' Deli), Dubickas (89' Piscopo), Candellone (72' Palombi). All.: Di Carlo.
Arbitro: Di Marco.
Ammoniti: Delli Carri (Pd); Giorico, Candellone, Burrai, Ajeti, Zammarini (Pn).
Spettatori: 3.328.